Annamaria Trevisan vive a Cologna Veneta, in provincia di Verona.

Ha studiato a Venezia con gli spazialisti Bacci, Pizzinato e Morandis, in seguito ha completato la sua formazione alla Facoltà di Psicologia di Padova.

Ha insegnato a lungo materie artistiche, affermandosi parallelamente come ritrattista, ambito in cui sa coniugare abilità tecnica e spirito empatico. Negli anni ’90 si dedica allo studio e alla copia dell’antico, apre un suo atelier a Vicenza e collabora con il mondo del cinema e della scenografia.

Nel 1996, con il grande affresco a soffitto per la chiesa parrocchiale di Solesino, Padova, Annamaria Trevisan si avvicina al tema sacro. In questo ambito prendono vita importanti progetti: sue pale d’altare, pitture murarie, alcune Via Crucis e vetrate arricchiscono numerosi edifici sacri italiani. Trevisan a partire da questo periodo, dunque, sviluppa una ampia ricerca poetica memore della cultura iconografica classica e aggiornata su alcuni dei temi che hanno rinnovato la ricerca pittorica nel primo e nel secondo Novecento, come la pregnanza del gesto pittorico–inteso come espressione della soggettività dell’artista e momento che rivela la matericità della pittura–e come l’articolazione compositiva tra pieni e vuoti di matrice spazialista. Questa originale ricerca nel contesto dell’arte sacra assume il valore di una modalità rappresentativa capace di entrare in dialogo con edifici religiosi di diverse epoche, ma soprattutto di incarnare una dimensione spirituale legata alla rappresentazione della figura e capace di trascendere l’episodio in favore di una allusione sensibile ai modi della devozione contemporanea.

Possiamo ricordare tra i più importanti interventi in edifici religiosi: la realizzazione della vetrata nella Cappella dell’Ospedale di Vicenza progettata da Paolo Portoghesi; l’intervento nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma con le sei tele raffiguranti I Misteri della Luce; il ciclo pittorico che illustra il Credo nella chiesa Regina Pacis di Milano, progettata da Monsignor Vigorelli.

Gli interventi più recenti sono: l’affresco nel presbiterio della chiesa parrocchiale di Sestu, Cagliari; la pala dedicata a San G. Farina e Santa Bertilla Boscardin nella chiesa di San Pietro, Vicenza; il ciclo pittorico sulla vita di Maria nella chiesa di Montecchia di Crosara, Verona; il soffitto con i Santi Patroni e Assunzione nella chiesa di Lago, Treviso. Sue opere sono conservate nelle collezioni di istituzioni quali: Villa Clerici – Museo del Sacro Contemporaneo, Milano; Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea, Isola del Gran Sasso, Teramo; Museo Diocesano di Lecce; Museo Diocesano di Vicenza; Museo del Santuario della Pieve di Chiampo; Monastero di Bose; nella chiesa di Santa Caterina del Patriarcato Russo di Roma.

Ha realizzato gli acquerelli che illustrano i testi di don Andrea Mardegan: Sorpresi dall’amore. Incontri personali con Cristo (2014) e Giuseppe e Maria (2018), edizioni Paoline.